Le offerte di finanziamento hanno una scadenza? Cosa devi sapere e dritte

Forse non lo sapevi, ma tutti i prestiti e i finanziamenti oggi hanno una sorta di scadenza che prende il nome di decadenza. La decadenza di un finanziamento non è altro che la procedura tramite la quale un certo tipo di contratto di prestito o di finanziamento non risulta essere più valido a causa della scadenza del tempo massimo che è previsto dalla legge per quanto riguarda il saldo del debito contratto. Ci sono ad esempio anche degli utenti che vedono erroneamente la decadenza come una modalità attraverso la quale potersi liberare del contratto di concessione del prestito che stabilisce un preciso piano di ammortamento, come se dopo la sua scadenza non occorra più effettuare il rimborso delle rate mensili previste. In realtà non è esattamente così e nella guida di oggi vi diremo tutto quello che occorre conoscere e sapere riguardo la decadenza del debito, tra cui ad esempio i tempi previsti, ma anche le clausole e altri aspetti importanti.

Decadenza di un prestito: cosa dice la legge

La decadenza di un finanziamento o di un prestito avviene in buona sostanza al termine dei tempi massimi previsti dalla legge per quanto riguarda un certo tipo di prestito o di finanziamento. Ci sono ad esempio dei finanziamenti che hanno una decadenza di circa 10 anni, che rappresenta un tempo abbastanza ragionevole previsto per i prestiti e i finanziamenti di varie tipologie. Nel momento in cui si assiste alla decadenza di un finanziamento, allora il suo contratto perde valore e l’ente che ha fatto da creditore e che ha prestato la somma di denaro non può più esercitare il suo diritto di richiedere indietro il denaro concesso in prestito. Questa decadenza è dovuta al fatto che il contratto non ha più un vero e proprio valore legale e assolve così il debitore da ogni tipo di obbligo specifico verso il creditore.

Se un prestito si avvicina alla scadenza, i suoi obblighi non sono però del tutto cessati, per cui occorre stare molto attenti quando si parla di decadenza di un prestito. Inoltre, occorre prendere in considerazione anche altri aspetti tra cui ad esempio la messa in mora e l’estensione del tempo previsto dal contratto stesso. Se ad esempio siete dei creditori che hanno dei problemi con un debitore insolvente, potreste pensare che il vostro debitore stia aspettando che il contratto del prestito non abbia più una validità legale. Tuttavia, la legge oggi permette ai creditori di ovviare alla decadenza dei prestiti, grazie alla cosiddetta messa in mora.

Messa in mora: di cosa si tratta?

La messa in mora è uno strumento indispensabile per banche e finanziarie che desiderano tutelarsi riguardo il rischio di avere a che fare con il debitore che sta prendendo tempo affinché il contratto di concessione del prestito perda il suo valore legale. Il creditore ha la possibilità quindi di inviare il proprio avviso di messa in mora al debitore prima della decadenza del contratto di concessione del prestito, così da poter allungare il tempo di validità del contratto per un tempo che può essere uguale a quello del tempo originale. In questo modo, il creditore può agire d’anticipo prima che il contratto possa scadere, allungando ulteriormente la sua validità. Puoi consultare il sito web offertefinanziamenti.it per saperne di più su questi e altri tipi di finanziamenti.

Quali conseguenze per le insolvenze?

Le insolvenze delle singole rate mensili possono prevedere spesso delle conseguenze particolari, esattamente come per le insolvenze per interi contratti. Per quanto riguarda i mutui, i finanziamenti e i prestiti a lungo termine, ad ogni pagamento in ritardo corrisponde una sanzione che andrà ad aggiungersi alla rata che non è stata pagata, la quale può essere più o meno grave in base al ritardo effettuata con il rimborso di una rata mensile. Le sanzioni possono anche accumularsi nel corso del tempo per far fronte a diverse tipologie di insolvenze, comportando quindi la formazione di un debito enorme.