Quando si parla di mutui e finanziamenti, spesso si sente parlare di spread, un termine che oggi si conosce abbastanza bene soprattutto visti i trascorsi dell’economia del nostro paese, ma che nella maggior parte dei casi non si sa definire con molta precisione, né tantomeno calcolare. Considera che di solito si parla di spread in caso di fluttuazioni del mercato economico e finanziario e dei mutui. È molto importante capire esattamente che cos’è lo spread e in che modo si applica ai mutui, ma soprattutto come incide sulla percentuale dei tassi di interesse che vengono applicati ai mutui ipotecari e, più nel dettaglio, a quelli che presentano un LTV (Loan To Value) del 100%.
Mutui 100% e spread: conosciamoli meglio
Lo spread e gli interessi che vengono applicati ai mutui hanno certamente qualcosa che li lega nel profondo. dato che i tassi sui mutui ipotecari vengono calcolati su base annua, in base alla loro durata e anche sulla base degli importi delle singole rate mensili. Inoltre, gli interessi che derivano dai mutui stessi vengono moltiplicati per il tasso annuo nominale. Esiste quindi una specifica formula che viene usata per il calcolo degli interessi che sono applicati ai mutui e che equivale alla moltiplicazione tra il capitale erogato, il tasso nominale annuo e la durata del piano di rimborso prevista per il finanziamento, espressa in giorni (365 in un anno). Spesso si parla di Spread e quando si parla del Tan, ovvero il tasso annuo nominale. Il Tan equivale infatti alla somma tra lo spread e l’indice di riferimento, un valore che spesso può variare di pari passo con le oscillazioni del costo del denaro, e rappresenta quindi il tasso di interesse puro di un mutuo.
Gli indici di riferimento sono i principali aspetti da tenere in considerazione quando si parla di mutui e nel dettaglio di quelli che prevedono un Loan To Value pari al 100% del valore dell’immobile da acquistare. Questi indici possono variare spesso in base alla tipologia di tasso di interesse scelto, ovvero se è di tipo fisso oppure variabile. Nel dettaglio, ci si riferisce agli Eurirs per quanto concerne i mutui ipotecari a tasso fisso, mentre si parla di Euribor per quelli che sono invece a tasso variabile e, infine, troviamo anche il tasso applicato dalla Banca Centrale Europea, ovvero la BCE. Considera che sia l’Euribor che l’Eurirs sono degli indici di riferimento che dipendono spesso dalla durata del mutuo erogato. Più la durata del piano di rimborso di un mutuo sarà lunga, più saranno elevati anche gli indici di riferimento.
Da cosa dipende lo spread e come si calcola
Possiamo dire che lo spread e gli interessi che sono previsti per un mutuo dipendono dall’importo dei mutui che vengono erogati e che sono contratti, oltre che anche dalla loro durata e dal costo del denaro nel momento in cui viene stipulato il finanziamento. Gli interessi che vengono applicati a un mutuo ipotecario vengono calcolati su base annua, tenendo conto della durata e anche dell’importo del finanziamento stesso che è stato erogato. Questi valori vengono poi a loro volta moltiplicati per il tasso annuo nominale, vale a dire per il Tan che, come detto in precedenza, risulta proprio dalla somma dello spread e del tasso di riferimento.
Oggi è possibile vedere sullo spread che è collegato ai mutui ipotecari con un LTV del 100% il ricavo che la banca o la finanziaria si ritaglia per proteggersi da eventuali rischi di insolvenza del soggetto contraente. Si tratta quindi di uno strumento che permette di tutelare la banca una finanziaria che eroga mutui e finanziamenti. Grazie allo spread la banca si può quindi tutelare in caso di inadempienza nel saldo del debito da parte del soggetto mutuatario o degli eventuali garanti. Scopri come calcolare lo spread di un mutuo 100% senza troppe difficoltà.